[CRITICAL ROLE] Un tipo sincero
Mar. 16th, 2019 09:34 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Fandom: Critical Role
Personaggi: Beau, Jester
Rating: safe
Parole: 671
COW-T: settimana 5, m1 (Scontro)
Personaggi: Beau, Jester
Rating: safe
Parole: 671
COW-T: settimana 5, m1 (Scontro)
Beau non è mai stata particolarmente sincera, né con gli altri né con sé stessa, e questo vale anche quando si racconta che il motivo per cui di tanto in tanto le piace sfidare Jester a una scazzottata è che fare a botte la aiuta a rilassarsi e a non pensare a niente. La verità, però, è che quando poi succede davvero, Beauregard pensa anche troppo.
Come ora, ad esempio, che entrambe hanno approfittato dell’ora tarda e del fatto che la locanda sperduta in mezzo al nulla in cui hanno deciso di passare la notte sia pressoché deserta, per ravvivare un po’ l’atmosfera e raccogliere qualche spicciolo di scommesse su chi delle due avrebbe resistito in piedi più a lungo dai pochi, annoiati presenti.
Stanno andando avanti da qualche minuto ormai, con il respiro pesante e i muscoli doloranti e sul volto lo stesso sorrisetto fra il divertito e lo strafottente di chi proprio non ne vuole sapere di darla vinta. Beau si è presa qualche pugno che in qualsiasi altra circostanza avrebbe potuto evitare a occhi chiusi, ma tutto sommato, pensa mentre si scansa di lato e il suo sguardo scivola inevitabilmente sull’avambraccio teso e sudato di Jester, potrebbe persino esserne valsa la pena.
Jester è piena di contraddizioni, e in questo il suo corpo non fa eccezione. Con quei muscoli tonici e le braccia spesse della lottatrice, Beau non l’avrebbe mai scambiata per l’adorabile e ingenua ragazzina che così spesso dimostra di essere, eppure a qualcosa sarà pur valso l’aver passato l’infanzia con un enorme minotauro come balia.
Beauregard schiva un calcio inaspettato, balza di lato e si accovaccia prima di schizzare verso l’avversaria, scagliandole addosso un pugno distratto che fende l’aria, sfiorandole appena la punta di ciocche di capelli blu. Lo sta notando solo ora, ma le sue guance si chiazzano di un colore scuro simile alle profondità dell’oceano quando combattono in questo modo. È così bella, ansimante e con le spalle nude e la schiena tesa, che se potesse afferrarla a baciarla adesso cedendole la vittoria, non potrebbe davvero considerarsi vinta.
Ritorna a pensare lucidamente solo quando cinque nocche le si schiantano contro una guancia, strappandole un sussulto a metà fra la sorpresa ed il genuino dolore.
“Ah!”, la sente esclamare compiaciuta e, mentre si sfrega le labbra con il dorso della mano, riporta gli occhi verso di lei, con un sorriso che promette vendetta.
“Ok, è il momento di fare sul serio!”, le si scaglia addosso con tutta la determinazione che ha in corpo, o almeno spera. Non è mai sicura di niente quando si tratta di Jester, in fondo.
Si ritrovano una mezza dozzina di minuti dopo accasciate su due sedie e con un paio di pinte di birra offerte da due affezionati scommettitori. Nessuna delle due saprebbe dire esattamente chi abbia vinto, ma entrambe giurano che si tratti di sé.
Beauregard, con il viso ammaccato e le nocche imbrattate di polvere e sangue, si allunga contro la spalla di Jester senza premurarsi di chiedere permesso. “Cazzo, Jesse, se vai avanti così finisce che mi fai il culo.”
Il corpo della tiefling vibra del suono familiare della sua risata da bambina. “Ti ho fatto il culo così tante volte, Beau.”
Beau ride stanca. “Sì, nei tuoi sogni, letteralmente. È per quello che mi sveglio sempre coi lividi ovunque, la mattina.”
“Non è vero, mi prendi in giro”, ribatte Jester stringendosi nelle spalle, con quel suo tono a metà fra l’impertinente ed il dubbioso che le fa sempre sospettare con in fondo un po’ ci creda davvero. La risposta perde importanza, però, quando una mano blu si solleva posandosi sulla sua fronte, premendo appena contro la pelle, ed un alone di energia morbida e calda emanata dalle sue dita l’abbraccia completamente, portandosi via i lividi e i tagli.
“Grazie, Jesse”, le dice piano, dedicandole un sorriso piccolo e soffice che probabilmente lei non vedrà.
Non è mai stato un tipo sincero, ma su certe questioni, Beauregard, ha smesso di mentire a sé stessa da un pezzo.